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Il Nobel per la Letteratura 2021 a Abdulrazak Gurnah

Quest’oggi è stato dichiarato Abdulrazak Gurnah vincitore del premio Nobel per la letteratura 2021, non senza destare qualche sorpresa.

I Bookmakers, infatti, avevano fatto previsioni completamente diverse sul vincitore, o vincitrice, dell’ambìto premio.

Non deve stupire che anche il premio Nobel per la letteratura sia argomento di scommesse: tra i nomi più accreditati c’erano la scrittrice francese Annie Ernaux, Anne Carson, oltre che il solito Murakami, che viene periodicamente citato tra i possibili vincitori, senza finora essersi mai aggiudicato il premio.

La vittoria è andata invece a Abdulrazak Gurnah, romanziere originario della Tanzania, ma ormai da molto tempo trasferitosi nel Regno unito.

Nobel a Abdulrazak Gurnah e l’ironia dei social

Non solo il premio è giunto a sorpresa: sui social si è scatenata l’ironia perché secondo l’opinione di molti «anche quest’anno il vincitore del premio Nobel è uno sconosciuto».

Si attendeva che fosse uno scrittore più famoso il vincitore dell’ambito premio mentre invece ha avuto il Nobel un autore di fatto sconosciuto al grande pubblico, e non solo. Ha stupito molti il fatto che questo autore fino ad oggi non avesse ancora una pagina italiana su Wikipedia.

In realtà, Abdulrazak Gurnah ha scritto molti romanzi, che trattano quasi esclusivamente di immigrazione, e proprio del tutto sconosciuto non è, tanto che il suo quarto romanzo Paradise, pubblicato nel 1994, è stato finalista per il Book Prize, uno dei premi più importanti per la narrativa in lingua inglese.

Va ricordato che il Nobel per la letteratura non un premio che viene assegnato per un’opera pubblicata in quell’anno, semmai si tratta di un riconoscimento alla carriera. Proprio per questo motivo di solito ci si attende che il vincitore sia una persona già un po’ in là negli anni e che abbia avuto un percorso letterario di un certo rilievo.

Il fatto che tra i vincitori si ipotizzasse la francese Ernaux è dovuto al fatto che la non più giovanissima scrittrice quest’anno ha visto uno dei suoi romanzi trasformarsi in film e ottenere un importante riconoscimento.

Il film L’événement, tratto dal suo romanzo omonimo, pubblicato nel 2000, ha vinto il Leone d’oro all’ultima Mostra del cinema di Venezia.

Oltretutto si attendeva una sorta di alternanza tra paesi vincitori: l’ultimo Nobel per la letteratura assegnato un francese è del 2014 quando vincere fu Patrick Modiano.

Proprio secondo questa logica, la scrittrice Anna Carson ,che era stata inclusa tra i possibili vincitori, difficilmente avrebbe potuto vincere poiché la vincitrice dell’anno scorso era una poetessa nordamericana, proprio come lei.

Per quanto riguarda, invece, Murakami, sebbene sia spesso inserito nella lista dei possibili vincitori, si dice che sia ostacolato dal suo grande successo commerciale: spesso le scelte dell’Accademia svedese, che assegna premio, non vanno nella direzione dei successi commerciali.

L’annuncio della vittoria del Nobel da parte di Abdulrazak Gurnah

Chi è Abdulrazak Gurnah

Per quanto riguarda il vincitore di quest’anno, come detto, non è sconosciuto come potrebbe sembrare, almeno nel Regno Unito.

Nato in Tanzania nel 1948, si è trasferito nel Regno Unito nel 1968, di cui è diventato cittadino naturalizzato. Professore universitario, è attualmente direttore degli studi universitari presso il Dipartimento di inglese dell’Università del Kent.

Esperto di scrittura post-coloniale, ha pubblicato dieci romanzi, tra cui Memory of Departure (1987), Pilgrims Way (1988), Dottie (1990), Paradise (1994). Le sue opere più recenti sono Gravel Heart (2017) e Afterlives (2020). In Italia è edito da Garzanti, anche se attualmente i suoi libri sono fuori catalogo.

C’è da immaginare che presto ritroveremo una riedizione di alcune delle sue opere, in particolare proprio di Paradise. Nel frattempo, è partita la caccia alle edizioni originali italiane che in questo momento potrebbero acquisire un discreto valore, non solo letterario.

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